Esiste il vero Amore?

Molti nostri iscritti si rivolgono a FeliceMenteInsieme per chiedere aiuto riguardo ad un problema molto diffuso nella nostra società: la "solitudine affettiva".
Uomini e donne dai 30 ai 50 anni, a causa dell’infelicità, si arrendono nel cercare l’amore. Dopo numerose relazioni si ritrovano intimamente soli. Una prima reazione porta a non credere più nell’amore ed, in generale, ad un legame affettivo, tuffandosi, così, in un isolamento doloroso e privo di sbocchi risolutivi al problema.
Casi reali di ricerca del vero amore
Il caso di Luigi *, manager di 53 anni con ottima posizione sociale guadagnata tramite un duro lavoro e che vanta qualche relazione superficiale più una molto seria conclusasi lasciando una cicatrice molto dolorosa, è uno dei tanti esempi che noi trattiamo. In questo caso Luigi è stato portato a tuffarsi in mille banali "amicizie" che, puntualmente, si concludevano con l’allontanamento del partner. La precarietà della relazione affettiva che pensava avrebbe dovuto sanare la precedente ferita, purtroppo, l’alimentava ad un punto tale da convincerlo a non credere più nell’amore. Ciò perché la situazione di disagio interiore che si è venuta a creare, ha portato Luigi ad una demotivazione, non solo sull’aspetto affettivo, ma anche su quello professionale, peggiorandone, così, il quadro complessivo. Una serie di colloqui con uno Psicologo hanno fatto sì che, Luigi, potesse essere aiutato a focalizzare le ragioni di tale disagio e le possibili soluzioni al problema che lo attanagliava.
Esistono, però, anche casi di persone che si abbandonano alla sola esperienza sessuale e che accumulano molteplici esperienza prive, purtroppo, di reale felicità.
È il caso di Lucia*, 42 anni trascorsi con semplicità, tante relazioni, ma niente di duraturo. I partner sembravano dissolversi dopo un breve periodo di tempo. L’apprensione che Lucia mostrava nei confronti del proprio partner sortiva l’effetto opposto da lei sperato. Eppure faceva tutto con grande cura pur di far sentire a proprio agio il proprio compagno. Lucia ha dovuto lavorare sulla propria insicurezza per ritrovare la felicità.
Gli esempi descritti evidenziano quanto sia importante ricercare l’origine degli accadimenti in sé stessi. Molto spesso non sono gli altri a metterci nelle condizioni di dover soffrire un disagio, ma è il singolo a creare le condizioni avverse alla propria felicità. L’individuo replicando i propri errori di base nella relazione con l’altro crea un substrato psicologico di false convinzioni ed errate certezze portandolo, inconsapevolmente, a vivere una situazione di disagio. Il tempo, molto spesso, svela la realtà dei fatti mettendo la persona di fronte a tutta la propria debolezza.
Come può essere di aiuto il club per single FeliceMenteInsieme?
Il confronto con un professionista dell’equipe di FeliceMenteInsieme è un valido aiuto a fare chiarezza e trovare il giusto equilibrio interiore, atteggiamento, questo, che permette di superare situazioni di "solitudine affettiva".
* Sono stati scelti nomi di fantasia per garantire la riservatezza ai protagonisti del vissuto portato ad esempio.
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